M5S: regolamento Roma, se sindaco indagato decide Rete su dimissioni
lunedì 16 maggio 2016
Roma, 15 mag. (AdnKronos) - Se Virginia Raggi dovesse spuntarla e diventare il primo sindaco M5S di Roma, in caso di avvisi di garanzia sarà la Rete a decidere sul suo futuro. O su quello di consiglieri grillini finiti al centro di eventuali inchieste della magistratura. E' quanto si evince dal 'Codice di comportamento per i candidati ed eletti del Movimento 5Sstelle alle elezioni amministrative di Roma 2016', consultabile sul sito del M5S Roma."Il Sindaco, ciascun assessore e ciascun consigliere assume - si legge nel passaggio che riguarda eventuali inchieste della magistratura - l’impegno etico di dimettersi se, durante il mandato, sarà condannato in sede penale, anche solo in primo grado. Assume altresì l’impegno etico di dimettersi laddove in seguito a fatti penalmente rilevanti venga iscritto nel registro degli indagati e la maggioranza degli iscritti al M5S mediante consultazione in rete ovvero i garanti del Movimento decidano per tale soluzione nel superiore interesse della preservazione dell’integrità del MoVimento 5 Stelle".
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.