Eni: Camusso, Italia non può fare a meno della chimica

venerdì 13 maggio 2016
Roma, 13 mag. (AdnKronos) - "Pensiamo che il nostro Paese non possa fare a meno della chimica e la scelta che sta predisponendo l'Eni è una scelta che fa perdere la chimica e soprattutto le prospettive di trasformazione della chimica di base in chimica verde". Ad affermarlo è il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, durante la manifestazione a Roma dei lavoratori dell'Eni in occasione dello sciopero di 8 ore per protestare contro la cessione di una quota di maggioranza della società chimica dell'Eni, Versalis."E' una vertenza infinita -sottolinea il leader della Cgil- che ci vede nelle piazze da molti mesi a rivendicare un cambiamento delle prospettive anche per i silenzi del Governo che in tutti questi mesi non ha espresso opinioni e non è intervenuto esercitando un ruolo che dovrebbe esercitare visto che stiamo parlando dell'Eni, una grande azienda italiana partecipata le cui scelte industriali sono fondamentali per il Paese"."Insistiamo nella nostra preoccupazione" per il futuro dell'Eni in Italia, rileva Camusso. "E' in corso una trasformazione del gruppo che abbandona le attività industriali in Italia. Siamo sempre più costernati dal fatto che l'Eni sta trattando con un'azienda, Sk Capital, che è nota per essere un paradiso fiscale e di scarsa credibilità. Questo -osserva- non suscita nessuna riflessione nel Governo mentre nel mondo è aperta una discussione sui paradisi fiscali".
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