Mafia: Centro Impastato, Peppino figura unica in storia antimafia

lunedì 9 maggio 2016
Palermo, 9 mag. (AdnKronos) - "Qualcuno ha paragonato Maniaci al nuovo Impastato, per me è un personaggio da opera dei pupi. Niente di più". A parlare è Umberto Santino, che insieme a Anna Puglisi, ha fondato nel 1977 il Centro siciliano di documentazione che tre anni dopo è stato intitolato al militante della Nuova Sinistra Giuseppe Impastato, conosciuto da tutti come Peppino, assassinato dalla mafia il 9 maggio 1978. "Noi dopo le denunce di Maniaci sulla distilleria Bertolino per un periodo abbiamo collaborato con lui - racconta Santino all'AdnKronos -, ma presto ci siamo accorti della sua faciloneria, dell'esibizionismo, della grande ostentata volgarità". Niente a che vedere con Peppino Impastato, che "poteva indulgere a qualche parolaccia", ma che percorreva "la strada dell'analisi, della denuncia e della prassi conseguente a quanto denunciato. Maniaci più che il nuovo Impastato è un personaggio da opera dei pupi". Per il fondatore del centro intitolato all'attivista ucciso da Cosa nostra "Peppino Impastato è una figura unica nella storia dell'antimafia. Eviterei di parlare di eroismo. Peppino è figlio di un mafioso e nipote di un capomafia, ha la mafia nel dna, cresce dentro Cosa nostra - dice -. Poi decide di rompere con il padre e con quel mondo, avvia un percorso difficile di analisi e denuncia".
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