Mafia: Maria Falcone, Maniaci? Grande disillusione

mercoledì 4 maggio 2016
Palermo, 4 mag. (AdnKronos) - "Una grande disillusione". Maria Falcone, sorella del giudice antimafia, Giovanni, ucciso dalla mafia nella strage di Capaci, definisce così il suo stato d'animo nel giorno in cui i carabinieri hanno notificato a Pino Maniaci, indagato dalla Procura di Palermo per estorsione, il divieto di dimora a Palermo e Trapani. "Provo sempre una grande disillusione - dice all'AdnKronos - quando leggo di fatti del genere che coinvolgono persone al di sopra di ogni sospetto, che hanno avuto un ruolo nell'antimafia". Eppure in lei resta "la speranza e il coraggio". "Me lo ha insegnato Giovanni. Ad ogni colpo rialzava la testa e andava avanti". Non si può fare diversamente per la sorella del giudice antimafia, perché "se ci scoraggiamo tutti" il rischio è quello di "tornare indietro non di 20 anni, ma anche di più. Io mi affido ai ragazzi - aggiunge - e spero che la società di domani sia migliore di quella di oggi. Il 23 maggio sarà questo quello che diremo ai nostri giovani che verranno da tutta Italia". Ma non c'è il rischio che le indagini che sempre più spesso coinvolgono pezzi dell'antimafia indeboliscano il fronte della lotta vera a Cosa Nostra? "Per me l'antimafia non è quella di Tizio o di Caio, ma è l'antimafia della gente - conclude Maria Falcone -. Anche se alcuni sbagliano la mia speranza è che ci sia un risveglio complessivo della società civile".
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