Almaviva: lavoratori Palermo bocciano accordo

mercoledì 4 maggio 2016
Palermo, 4 mag. (AdnKronos) - "Il dato del referendum dei lavoratori Almaviva di Palermo ha bocciato l’ipotesi di accordo sui contratti di solidarietà del Governo Renzi. Le misure proposte non sono piaciute e oggi si chiedono maggiori garanzie sul futuro occupazionale e risorse in tempi certi per i contratti di solidarietà. Dopo quattro anni di sacrifici richiesti dall’Azienda, i lavoratori non hanno più niente a cui rinunciare". Così il segretario generale della Uil Sicilia Claudio Barone e il segretario della UilCom Sicilia Giuseppe Tumminia commentano il no dei lavoratori di Palermo all'ipotesi di accordo raggiunto la settimana scorsa, a Roma, tra azienda e sindacati a Roma. L'intesa subordina lo stop ai 2988 licenziamenti previsti a Palermo (1670), Roma (9108) e Napoli (400) alla sottoscrizione di un accordo che estende la solidarietà per sei mesi, fino a novembre, in tute le sedi del gruppo. A Palermo 2519 lavoratori hanno detto no, contro solo 110 sì. Bocciata l'ipotesi di accordo, il sindacato chiede la convocazione di un tavolo di confronto, non solo con Almaviva ma anche con il governo nazionale "che possa dare la certezza su quando le risorse saranno effettivamente disponibili". "Se il Governo nazionale non stanzierà le risorse per consentire all’Inps di erogare il sostegno al reddito in tempi certi, nessun accordo sarà mai reggibile perché i lavoratori non avranno garanzie di sopravvivenza - aggiunge la Uil - Anche le forme di elasticità sono troppo esasperate e vanno riviste. Infine, l’impegno all’utilizzo delle risorse europee per un piano formativo che consenta di integrare il reddito del lavoratori deve prevedere un percorso preciso e certo. E' fondamentale - concludono Barone e Tumminia - attivare quelle norme, sino ad oggi disattese, che eviterebbero la delocalizzazione delle commesse all’estero per tutelare il lavoro in Italia rendendo concreti ed esigibili gli impegni contenuti nell’ordine del giorno del Mise".
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