Agrigento: demolizioni ville, procuratore 'paletti di legalità da rispettare'

giovedì 21 aprile 2016
Palermo, 21 apr. (AdnKronos) - "Le istituzioni non potevano fermarsi neppure davanti ai muri, in cui, vigliaccamente, a fare da scudo erano messi in prima fila i bambini". Lo dice all'AdnKronos il procuratore di Agrigento, Renato Di Natale, a proposito delle demolizioni degli immobili abusivi a Torre di Gaffe, frazione balneare di Licata (Agrigento). Stamattina le ruspe sono entrate regolarmente in azione dopo che ieri davanti alle costruzioni si erano schierati centinaia di licatesi, creando un vero e proprio 'muro umano' con i bambini in prima fila. "Ci sono dei paletti di legalità da rispettare e forse è stato compreso che non poteva esserci nessuna sanatoria, nessuna legge né regionale né nazionale per salvare quelle costruzioni" aggiunge il procuratore. Sono 15 gli immobili, realizzati in aree con il vincolo di inedificabilità, da abbattere in questa prima fase. Era stato il sindaco di Licata Angelo Cambiano a firmare a ottobre il protocollo di intesa con la Procura di Agrigento, "Con un atto di grande coraggio politico" dice adesso il procuratore, sottolineando la collaborazione del primo cittadino con procura e forze dell'ordine. "Ha inciso anche la fermezza del questore e delle forze dell'ordine. Abbiamo fatto capire che non ci sarebbe stato nessun cedimento e nessun passo indietro". Per Di Natale dietro i disordini di ieri, però, c'erano "spinte esterne". "Alle spalle di chi protestava - conclude - ci sarà stato qualcuno che per ragioni politiche fomentava la protesta. E' probabile che abbia capito che non c'erano margini".
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