Roma, 9 mar. - (Adnkronos) - Sopra la centrale di Fukushima, sopra i terreni devastati dallo tsunami, al di sopra della distruzione che il sisma si era lasciato alle spalle, c'erano gli occhi dell'Asi, l'Agenzia Spaziale Italiana, intenti a monitorare la costa orientale del Giappone e fornire un quadro preciso e aggiornato al governo nipponico. A svolgere il lavoro, la costellazione di satelliti Cosmo-SkyMed, uno dei sistemi spaziali per l'osservazione della Terra tecnologicamente più avanzati, in grado di acquisire fino a 1800 immagini al giorno. L'intervento del 2011 si inserisce nell'ambito dell'accordo di cooperazione con l'agenzia spaziale giapponese, la Jaxa, "per far fronte a eventuali situazioni di emergenza nei territori italiano o giapponese - spiega all'Adnkronos Alessandro Coletta, direttore di missione Cosmo-SkyMed Asi - La richiesta del governo giapponese era di due immagini, noi ne abbiamo fornite 200, relative all'intera costa orientale, mappando così l'evoluzione della situazione nelle zone allagate nel corso di circa due settimane". A questa prima richiesta si è poi aggiunta quella della Aiea (International Atomic Energy Agency) di avere le immagini della centrale. Richiesta più complicata perché "Cosmo-SkyMed e' sistema radar molto sensibile e la zona di Fukushima è caratterizzata da reattori metallici che riflettono molto, ma siamo stati comunque in grado di fornire delle immagini utili". Al sistema aveva già fatto ricorso la Cina, per il terremoto del Sichuan del 2008: in quell'occasione solo Cosmo-SkyMed poteva svolgere il ruolo di monitoraggio e di trasmissione di informazioni, vista la zona montagnosa e le condizioni metorologiche. "Ci arrivò, dalla Repubblica Popolare, il ringraziamento a nome di tutti i cinesi", ricorda Coletta. E poi il terremoto dell'Aquila, le alluvioni del nord Italia, le eruzioni dell'Etna, l'alluvione in Myanmar, gli uragani e il terremoto di Haiti, o quello in Turchia). "Ora stiamo monitorando i vulcani giapponesi, e in Italia il Palatino, poi estenderemo il monitoraggio ad altre aree archeologiche". Cosmo-SkyMed fornisce immagini ad alta risoluzione con tempi di risposta rapidi grazie ai 4 satelliti equipaggiati con radar che operano in qualsiasi condizione meteorologica e di illuminazione fornendo, su scala planetaria, informazioni utili per lo studio e il controllo ambientale e per la prevenzione, il monitoraggio e la gestione dei rischi naturali e antropici. Queste caratteristiche rendono Cosmo-SkyMed particolarmente utile durante la fase di crisi per chi pianifica ed esegue le operazioni di assistenza e soccorso e a chi si occupa della valutazione dei danni, ad esempio in caso di frane, alluvioni, terremoti ed eruzioni vulcaniche. L'osservazione continua di un'area, di giorno e di notte, anche in condizioni di copertura nuvolosa, consente di valutare le deformazioni superficiali del territorio, fornendo agli enti preposti alla gestione del rischio un valido strumento di prevenzione e controllo. I satelliti permettono di ottenere informazioni anche sullo stato delle coste, dei mari e delle acque interne al fine di valutare fenomeni di erosione costiera e di inquinamento, ma anche di classificare terreni e monitorare colture durante il ciclo di crescita, monitorare la presenza di nuovi insediamenti o opere ed eventuali abbassamenti del suolo o del sottosuolo, frequenti cause di cedimenti strutturali e crolli.