Rinnovabili, Passera: 'debito' incentivi di 150-200 mld pesano su bollette

Sostenibilita
AdnKronos
Roma, 9 mar. - (Adnkronos) - L'approccio sulle rinnovabili finora seguito ''non è stato ottimale, soprattutto in termini di costi per il Paese: abbiamo privilegiato il settore elettrico, a scapito di quello termico e dell'efficienza energetica, modalità economicamente più efficienti per raggiungere l'obiettivo. Ma soprattutto, abbiamo definito incentivi molto generosi, in particolare per il solare, e non abbiamo previsto adeguati meccanismi di contenimento dei volumi''. Ad affermarlo è il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, intervenendo in occasione della presentazione del rapporto 2011-12 'Il Governo dell'energia per lo sviluppo del paese' di Italiadecide. Il risultato, osserva Passera, ''è stato una vera e propria esplosione degli impianti ed un costo molto elevato per il Paese: abbiamo già maturato 9 miliardi di euro all'anno di incentivi da pagare in bolletta dalle famiglie e dalle imprese. Poichè gli incentivi durano per 15-20 anni, questo 'debito' vale tra i 150 e i 200 miliardi. E tali costi crescono di mese in mese: circa 200 milioni all'anno in più ogni mese che passa''. In più, continua il ministro, ''il ritorno economico sulla filiera italiana di questi investimenti è stato spesso non ottimale, a causa della forte spinta su tecnologie dove l'Italia non ha, e faticherebbe ad avere, una leadership industriale, in particolare, nel solare dove circa il 50% degli investimenti viene speso in apparecchiature importate''. Ora, aggiunge, ''occorre rilanciare lo sviluppo delle rinnovabili con un approccio alla crescita più virtuoso, basato sull'efficienza dei costi e sulla massimazione del ritorno economico e ambientale per il Paese. A breve emaneremo tre Decreti ministeriali che ridefineranno il modello di sviluppo in questo campo''.

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