(Adnkronos) - La corte, presieduta dalla giudice Francesca Vitale, ha modificato il motivo dell'assoluzione - da perché il fatto non sussiste stabilito dal tribunale di Lodi a perché "non costituisce reato" - e ha trasmesso gli atti per valutare l'ipotesi di falsa testimonianza per il figlio e la moglie, presenti nella notte in cui è morto il 32enne di origine romena. Nella lettura del dispositivo si fa riferimento alla legge sulla legittima difesa, battaglia da anni della Lega guidata da Matteo Salvini, e si riconosce la non punibilità per chi "costretto dalla necessità di difendere" un diritto proprio o altrui, in questo caso la propria famiglia, ma per capire pienamente i motivi dell'assoluzione bisognerà attendere 90 giorni. Nella requisitoria di stamane, la pg Maria Vittoria Mazza aveva chiesto la condanna a 3 anni di carcere per "l’eccesso colposo" da parte dell'uomo intervenuto all’esterno, nel buio, "per difendere la propria famiglia" da un furto. Ma ne farlo "l'imputato ha posto se stesso, il figlio, i vicini, chiunque si fosse affacciato nel cortile in una condizione di pericolo. Ha agito con un atteggiamento colposo, perché imprudente, che ha portato a conseguenze per i rapinatori, ladri che non era neanche in grado di vedere perché era buio". Il ristoratore impugna un'arma "in una situazione di paura, di poca chiarezza" in cui non sarebbe dovuto intervenire: "Doveva rivolgersi alle forze dell’ordine, non è giustificabile il 'fai da te'".Di opposto avviso la difesa. "Mario Cattaneo - le parole del legale Ennio Ercoli - non aveva alcuna intenzione di sparare, il colpo purtroppo è partito accidentalmente per colpa dell’aggressore che gli strattonava l'arma. Se avesse voluto sparare avrebbe esploso anche il secondo colpo, invece si è aggrappato al fucile per difenderlo". L'imputato "è sceso per difendere la propria famiglia, voleva far allontanare i ladri", non voleva uccidere e per questo "va assolto". Se in quel tira e molla, tra Cattaneo e il ladro, "è partito un colpo accidentalmente è la spiegazione più logica" aggiunge l'altro difensore, l’avvocato Vincenzo Stocchino. Una spiegazione che sembra aver convinto i giudici d'appello.