Roma, 21 feb. (Adnkronos) - "Abbiamo finalmente concluso i negoziati tra Parlamento europeo e Consiglio sulla direttiva sulla qualità dell’aria, raggiungendo un accordo non ancora soddisfacente seppur migliorativo rispetto al testo approvato in Parlamento. Va riconosciuto un miglioramento con l'importante modifica all'articolo 18, che estende la deroga di 10 anni, dimostrando un'attenzione verso le specifiche esigenze delle regioni particolarmente sensibili, date le particolari condizioni orografiche del territorio, come per esempio le regioni della Pianura padana. Tuttavia, non possiamo nascondere le nostre preoccupazioni riguardo alla decisione di mantenere standard basati su valutazioni di impatto che non fotografano adeguatamente la realtà dei dati di campionamento del 2020, con il rischio concreto di innescare processi di deindustrializzazione, incidendo negativamente sulle regioni che costituiscono l'ossatura dell'economia italiana". Lo afferma Gianna Gancia, parlamentare europeo della Lega e relatore sul provvedimento sulla qualità dell’aria per il gruppo Id. "L’obiettivo condiviso della riduzione dell'inquinamento dell'aria -aggiunge- va approcciato con una visione realistica e pragmatica. L'adozione di un approccio 'one-size-fits-all' da parte della direttiva attuale rischia di imporre gravosi oneri economici e sociali sulla Pianura padana. L’auspicato miglioramento della qualità dell'aria non deve penalizzare ingiustamente le economie locali. Per questo confermeremo, nella plenaria di aprile, il nostro voto contrario a questo accordo, sottolineando l'importanza di ascoltare le esigenze specifiche di ciascun territorio per garantire politiche ambientali efficaci e sostenibili".