Roma, 27 nov. - (Adnkronos) - “Lavoriamo per cercare di andare a fare un’impresa”. Lo ripete più volte Andrea Soncin nel corso della conferenza stampa di inizio raduno, un messaggio per caricare l’ambiente in vista del penultimo match del Gruppo 4 della UEFA Nations League contro la Spagna, che si disputerà venerdì (ore 21.30, Rai 2) allo stadio Pasarón di Pontevedra. “Una sfida difficile, non impossibile”, sottolinea il Ct, che punta in alto e non vuole sentir parlare di terzo posto. Testa rivolta esclusivamente alla gara con le campionesse del mondo, solo dopo si inizierà a pensare all'appuntamento con la Svizzera, in programma martedì 5 dicembre (ore 19, Rai Sport) al 'Tardini' di Parma.“Non è ancora deciso nulla, il girone è ancora aperto - queste le prime parole di Soncin, che nel pomeriggio ha diretto il primo allenamento, al quale ha partecipato anche la selezione Under 23 - sono molto concentrato sul nostro percorso di crescita. Tra poco più di una settimana tireremo le somme, ma con grande umiltà il gruppo sta dimostrando di poter fare risultato contro chiunque. In questi mesi in termini di punti abbiamo raccolto meno di quanto avremmo meritato. Ora vogliamo rifarci: l’obiettivo è vincere, anche contro la Spagna”. Le iberiche, prime a punteggio pieno, sono ormai irraggiungibili, ma nonostante i tre punti di svantaggio l’Italia crede nella rimonta sulla Svezia. Per riuscirci la Nazionale dovrà fare più punti delle scandinave nella quinta giornata e avere un saldo di tre punti a zero nell’ultima. Discorsi futuribili, anche perché il commissario tecnico e la squadra sono focalizzati solo sulla trasferta in Galizia.Le assenze, a partire da quelle delle infortunate Bonansea e Girelli, non preoccupano Soncin, che dal suo primo giorno sulla panchina dell’Italia lavora per creare una forte identità di squadra: “È vero che mancheranno delle calciatrici importanti, ma lo sono ancora di più le motivazioni di chi sta qui con noi. Ci sono tante ragazze che stanno facendo molto bene, c’è concorrenza in tutti i reparti e questo è un aspetto positivo per il movimento. La convocazione va conquistata giorno dopo giorno, bisogna lottare per poter vestire questa maglia, non deve esserci nulla di scontato”.Il “noi” viene prima di qualunque altro aspetto. Coesione, mentalità e spirito di sacrificio, contro la Spagna bisognerà ripartire dagli applausi e da quanto di buono fatto vedere nelle prime quattro uscite della competizione. “Veniamo da grandi prestazioni, ma per la qualità che abbiamo dobbiamo imparare a gestire meglio le partite. Rispetto alla gara d’andata possiamo sicuramente migliorare dal punto di vista qualitativo. Loro portano tante calciatrici nella metà campo avversaria e dovremo essere bravi a sfruttare i duelli offensivi e gli spazi che ci lasceranno. Stiamo studiando diverse soluzioni a livello tattico, le ragazze sono motivate e si stanno mettendo a disposizione dello staff. Nonostante i pochi allenamenti a disposizione, con questo spirito sono convinto che si possa continuare a crescere in maniera importante”.Il Ct è soddisfatto del contributo delle sue punte, e a chi gli chiede se esista un problema in zona gol, risponde – anche in questo caso – senza usare giri di parole: “L’attacco sta crescendo molto così come gli altri reparti. Ci sono prospetti giovani che si stanno già esprimendo ad alti livelli. Di sicuro l’aspetto realizzativo è uno di quelli su cui dobbiamo continuare a lavorare, per riuscire a riempire l’area con tante calciatrici, specie contro squadre di altissimo livello”.Le Azzurre questa mattina hanno partecipato alla giornata di formazione organizzata nell’ambito del programma educativo antidoping UEFA ‘HatTricK V’. Lo scopo dell’incontro è di prevenire il doping intenzionale e di aiutare ad evitare violazioni accidentali delle regole: Francesca Sordini (Commissione Federale Antidoping) ha presentato gli obiettivi del programma, mentre Federico Verdi (NADO Italia) ha illustrato alle ragazze e allo staff medico e tecnico la lista delle sostanze proibite per poi soffermarsi sui controlli antidoping, sul ‘Registered Testing Pool’ e sulla richiesta di esenzione a fini terapeutici (TUE).