Migranti: ordinanza Karibu, sequestri per quasi 2 mln di euro

cronaca
AdnKronos
Roma, 30 ott. (Adnkronos) - Ammonta a quasi due milioni di euro (1.942.684) il sequestro disposto dal gip di Latina nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Procura e condotta dalla Guardia di Finanza che ha portato agli arresti domiciliari Marie Therese Mukamatsindo e Liliane Murekatete, suocera e moglie del deputato Aboubakar Soumahoro. Per il gip oltre alle ''condotte di frode in pubbliche forniture’’ gli accertamenti contabili e le stesse valutazioni del commissario liquidatore, hanno permesso alla Procura di ricostruire ‘’un quadro allarmante di distrazioni patrimoniali idonee a svuotare la Karibu (anche per il tramite della Jumbo Africa- soggetto giuridico fittizio) e portarla allo stato di insolvenza, dichiarato con sentenza del Tribunale di Latina del maggio 2023’’.A fronte dei flussi di denaro pubblico, la Guardia di finanza ha ricostruito tutte le disposizioni bancarie ‘’prive di congrua giustificazione causale e comunque per finalità diverse da quelle alle quali era preposta la Karibu’’. In particolare, viene riportato nell’ordinanza, ‘’si evidenziano bonifici verso l'estero per 472.909 euro negli anni 2017/2022, utilizzo di carte di credito e prepagate, intestate alla Karibu, ma adoperate per finalità private (ristoranti, gioiellerie, centri estetici, abbigliamento, negozi di cosmetica) per importi come 93.976 euro nel 2017, 208.394 nel 2018, 49.946 euro nel 2019; 13.803 euro nel 2020; 2.177 nel 2021’’. In molte occasioni, come emerge dall’ordinanza, le carte prepagate sono state ricaricate con causali relative a "progetti", quando in realtà le spese effettuate con la medesima carta risultano presso attività di ristorazione, strutture recettive, negozi di abbigliamento, gioiellerie, in Italia e all'estero (Ruanda, Belgio, Portogallo).Una parte del denaro ottenuto dalle coop, quasi mezzo milione di euro (472.909), è stata trasferita all’estero tra il 2017 e il 2022. Come emerge dall’ordinanza del gip di Latina, uno degli indagati “avendo la disponibilità delle credenziali di accesso al conto corrente principale della Karibu e della Jambo, ha potuto disporre, a suo piacimento, delle risorse pubbliche erogate per la gestione dei migranti, trasferendo ingenti risorse di denaro pubblico a favore di sé stesso oltreché verso l'estero ed in particolare in Rwanda dove lo stesso ha avviato prima l'apertura di un Supermercato e, successivamente, di un Ristorante sotto l'insegna ‘Gusto Italiano’’’.

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