Mo: Castellone (M5s), 'l'Italia doveva approvare la risoluzione Onu'

politica
AdnKronos
Roma, 29 ott (Adnkronos) - "120 Paesi, tra cui Francia, Spagna, Belgio e Portogallo, hanno votato a favore di una risoluzione delle Nazioni Unite, non vincolante, che chiede una tregua umanitaria a Gaza. Ovviamente, l’aver votato a favore della risoluzione non rende questi Paesi fiancheggiatori di Hamas, che è un’organizzazione terroristica. Questi Paesi sono consapevoli che la strage che si sta compiendo a Gaza va fermata in ogni modo". Lo scrive in un post su Facebook Mariolina Castellone (M5S), vicepresidente del Senato."Non si può rispondere alla barbarie con altra barbarie. Non si può, in nome della vendetta, massacrare donne e bambini che scontano l’essere nati nella striscia di Gaza, diventata ormai una prigione a cielo aperto dalla quale non si può uscire e nella quale non ci sono nemmeno più viveri e acqua", prosegue."Come dicevo, 120 Paesi, tra cui molti europei, hanno votato a favore della risoluzione; 14 hanno votato contro, tra cui Israele e USA; 45 si sono astenuti. E noi siamo tra questi 45. Tra quelli che preferiscono non prendere posizione. Anche di fronte ad una strage di innocenti come quella a cui stiamo assistendo. Anche se si tratta di una risoluzione che non è in alcun modo vincolante", spiega ancora Castellone. (Adnkronos) - "La motivazione ufficiale dell’astensione è quella dell’assenza, nel testo della risoluzione, di una condanna diretta di Hamas. Motivazione che chiaramente non regge, visto che le Nazioni Unite e la comunità internazionale hanno già condannato fermamente Hamas in diverse occasioni", scrive Castellone."Io tra gli ignavi non ci voglio stare. Ho sempre avuto il coraggio di dire quello che penso e ora dico che quella risoluzione andava approvata anche dall’Italia che deve essere orgogliosa della sua vocazione pacifista, scritta anche nella nostra costituzione, e deve compiere ogni sforzo possibile per porre fine a questo massacro. In tre settimane a Gaza sono morti 7000 civili, di cui 3000 bambini. Come ci si può ‘astenere’ davanti a tutto questo?”, conclude.

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