Milano, 27 ott. (Adnkronos) - Resta a Milano il procedimento contro Piero Amara, l'ex avvocato esterno di Eni autore dei numerosi verbali sulla presunta 'loggia Ungheria', e del suo ex collaboratore Giuseppe Calafiore, per i reati di calunnia e autocalunnia nei confronti di una quarantina di parti civili, tutti esponenti di rilievo delle istituzioni, della magistratura e delle forze dell'ordine. Lo ha deciso il gup milanese Guido Salvini nell'udienza odierna con cui ha rigettato anche la richiesta di inutilizzabilità dell’interrogatorio reso da Calafiore il 4 febbraio 2020 e del relativo verbale di acquisizione di una pen drive. Per il giudice non sussiste alcun tipo di impedimento nella valutazione per la presenza del nome di Livia Pomodoro nelle dichiarazioni fatte da Amara, dato che per essere accolta l'eccezione necessita di due condizioni: "che il soggetto svolga o abbia svolto al momento del fatto la funzione di magistrato presso l’ufficio giudiziario in cui ha radicato il procedimento". Livia Pomodoro ha lasciato l'incarico di presidente del Tribunale di Milano nel febbraio del 2015, in tal senso "non è dato cogliere alcun legame tra il suo presunto ruolo e l'esercizio delle funzioni e d'altro lato lo stesso (Amara, ndr), come è esplicitato nell'interrogatorio in data 16 dicembre 2019, colloca il suo presunto interessamento in relazione allo svolgimento del processo Eni tra la fine dell’anno 2017 e l’anno 2018 e cioè più di due anni dopo l’avvenuto pensionamento".Quanto alla non utilizzabilità dell’interrogatorio reso da Calafiore il 4 febbraio 2020 non è stato leso nessun diritto di difesa, inoltre "circostanza determinante è che in occasione dei successivi interrogatori resi dinanzi alla Procura della Repubblica di Perugia in data 19 febbraio 2021 e 6 maggio 2021 in qualità di indagato Calafiore a esplicita richiesta ha confermato, e quindi sono stati recepiti interamente, tutti gli interrogatori resi dinanzi alla Procura di Milano". L'udienza è stata rinviata al prossimo 14 novembre quando prenderà la parola il pm Stefano Civardi, la decisione sul procedimento è attesa a fine novembre.