Roma, 22 ott. (Adnkronos) - “La proposta di Forza Italia, che non ha nulla a che vedere con il salario minimo e anzi rischia di incancrenire, in alcuni settori, la povertà lavorativa, è l’ennesima provocazione lanciata dalla maggioranza". Lo afferma Valentina Barzotti, capogruppo M5S in commissione Lavoro alla Camera."In un Paese in cui vi sono 3,6 milioni di lavoratrici e lavoratori poveri, la contrattazione collettiva, da sola, non è più in grado di sottrarre i salari al gioco della concorrenza al ribasso tra imprese e tra lavoratori e determinare livelli retributivi in linea con quanto previsto dall’articolo 36 della Costituzione. Se si continua ad eludere il problema, come stanno facendo Fdi, Lega e FI, saranno i giudici, di volta in volta, a stabilire il giusto stipendio del lavoratore. Noi crediamo, al contrario, che sia la politica a doversi assumere la responsabilità di stabilire cos’è lavoro e cos’è sfruttamento. Giorgia Meloni e la sua maggioranza -conclude Barzotti- hanno deciso di non metterci la faccia nascondendosi dietro al Cnel, ma se pensano che basti questo per fermarci si sbagliano di grosso. La nostra battaglia continua, dentro e fuori le Aule parlamentari”.