Infanzia: Fontana, 'nessuno deve rimanere indietro'

politica
AdnKronos
Roma, 27 set. (Adnkronos) - "I minori sono il presente e il futuro del Paese e la nostra speranza per la costruzione di una società migliore. Ma sono ancora numerose le criticità legate alla loro crescita e al loro benessere. Molti di loro si trovano infatti in condizioni di povertà e privazione". Lo ha affermato il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, in occasione della presentazione della Relazione annuale dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza. "Secondo i dati dell’Istat -nel 2021- un milione e 400mila minori in Italia -ha ricordato il presidente dell'Assemblea di Montecitorio- vivevano in povertà assoluta. Questo è semplicemente inaccettabile. Non è solo la povertà economica a pesare sulla vita dei nostri minori. La povertà educativa e la carenza di opportunità di formazione e di sviluppo delle competenze incidono negativamente sulla loro crescita. Questi fattori contribuiscono alla dispersione scolastica. Lo svantaggio in termini educativi aumenta nel tempo ed è più difficile da colmare. Per questo motivo è necessario intervenire già nella prima infanzia, investendo risorse nell’educazione del bambino". Ragioni di equità e giustizia sociale impongono, dunque, l’adozione di politiche pubbliche in grado di offrire a tutti i minori l’opportunità di apprendere, formarsi, sviluppare capacità e competenze, coltivare le proprie aspirazioni e far emergere i propri talenti. Le disuguaglianze penalizzano in particolare chi vive in contesti di povertà economica o dove gli stimoli educativi e culturali sono limitati. Occorre dunque agire per ridurre le profonde disuguaglianze presenti nel Paese. In questo senso va favorita la partecipazione dei minori alle scelte che li riguardano direttamente, come sancito dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Dare voce alle esigenze dei minori è un dovere morale, prima ancora che politico. Esso richiama le Istituzioni a mantenere sempre alta l’attenzione verso il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. Nessuno -ha concluso Fontana- deve rimanere indietro".

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