Roma, 24 set. (Adnkronos) - "Ho conosciuto Giorgio Napolitano molto tempo fa, quando era ministro dell’Interno e io lavoravo all’agenzia dell’Onu per i rifugiati. Scoprii in quegli anni il suo grande interesse per le questioni legate al diritto d'asilo e alla protezione internazionale. Dopo la mia elezione a presidente della Camera, mentre lui era Capo dello Stato, abbiamo avuto molte occasioni di incontro e di confronto. Ricordo ancora il giorno in cui, con una chiamata dall'aula di Montecitorio, gli comunicai la sua rielezione". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd, presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo ed ex presidente di Montecitorio."Era la prima volta di un doppio mandato presidenziale ricorda Boldrini -. E ricordo il mio stupore, in Aula, per i tantissimi applausi al suo discorso: più fustigava le forze politiche, più i loro parlamentari applaudivano. Allo stesso tempo, ricordo il mio sollievo perché aveva accettato il secondo mandato. Sarò sempre grata al Presidente per il sostegno e la vicinanza che mi dimostrò quando fui oggetto di violente campagne di odio. Giorgio Napolitano era un uomo di grande cultura, sicuro nelle sue convinzioni ma aperto all’ascolto e al dialogo con ogni interlocutore. E’ stato un protagonista di primo piano nella vita politica italiana e ha svolto con autorevolezza il ruolo di Presidente della Repubblica in anni indubbiamente difficili e tormentati. Due pilastri hanno ispirato la sua azione e l’hanno reso una guida sicura per la politica: l’ideale europeista e la valorizzazione dei principi fondamentali della nostra Costituzione. La democrazia italiana deve molto ad un uomo come Giorgio Napolitano", conclude Boldrini.