Roma, 10 ago. (Adnkronos) - "Forza Italia è liberale nel suo dna quindi considera lecito per tutti fare un profitto, ovviamente anche per le banche. In questo caso non dobbiamo, a mio modo di vedere, parlare di extraprofitto, ma di una tassazione temporanea per intermediazioni finanziarie a seguito di un profitto certamente extramarginale e di una differenza non equa tra tasso creditore e tasso debitore, proprio quando la Bce ha alzato i tassi ha creato lo sbilanciamento che ci ha portato oggi in questa situazione". Così Maurizio Casasco, deputato di Forza Italia e presidente onorario di European Entrepreneurs, nonché presidente emerito di Confapi, ospite a L’Aria che Tira su La7. "Abbiamo tutti aiutato le banche nella loro patrimonializzazione - prosegue -, ma loro non devono dimenticare anche il loro ruolo sociale. Bisogna scrivere bene questo provvedimento per non creare criticità e anche, per esempio, considerando le banche di credito cooperativo e popolare, come ha ben ricordato il ministro Tajani. Governo e Mef sono già intervenuti con un cap allo 0,1% sull’attivo per non incidere significativamente sulla patrimonializzazione delle banche. Dobbiamo imparare a coniugare il sistema sociale con il sistema finanziario - economico", spiega ancora l'esponente azzurro.In merito alla riforma fiscale, Casasco dice che "il governo sa bene quello che deve essere fatto e lo sta facendo. Lo ha dimostrato subito con la prima finanziaria fatta in un mese, nella quale sono stati messi 22 miliardi di euro per supportare famiglie e imprese per l’energia, quando tutti dicevano che non si poteva fare, noi ce l’abbiamo fatta. Sono stati tagliati 3 punti percentuali sul cuneo fiscale e poi altri 4 per un totale di 7 punti fino a novembre. Credo e confermo che questo governo cercherà di stabilizzare questo 7% sul cuneo fiscale a tutto vantaggio di imprenditori, lavoratori e famiglie". "Anche su questa riforma fiscale puntiamo su incentivazione alla crescita che sosterrà imprese, famiglie e gettito all’erario. Sono tutte misure che mirano a ricreare la fiducia tra fisco e contribuenti. Aver rimodulato le aliquote fiscali, ridotto l’Irpef, aver dato il 15% sull’Ires su chi investe e assume sono principi sani e virtuosi, di quelli che porta avanti Forza Italia. Il segretario nazionale Tajani ha già radunato esperti in vista della prossima finanziaria e agiremo anche questa volta seguendo la nostra ricetta liberale: meno tasse, più crescita", conclude l'esponente degli azzurri.