Roma, 8 ago. (Adnkronos) - "Fino a oggi, in Italia, ben 56mila ettari di territorio sono stati devastati dalle fiamme. Nonostante la crescente minaccia degli incendi, nel corso degli anni non sono stati fatti investimenti significativi né nella prevenzione né nell'efficienza dei mezzi di spegnimento, che risultano sempre insufficienti. Solo ieri, il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro Nordio, ha approvato una norma che inasprisce le pene per l'incendio colposo, portandole da uno a due anni, e per quelli dolosi, da quattro a sei anni. Ogni due anni, si assiste a una modifica del codice penale per rendere più severe le sanzioni. L'ultima riforma risale al 2021, con il dl 120. Eppure, nonostante l’inasprimento delle pene, gli incendi continuano a moltiplicarsi. Perché, allora, il governo non investe adeguatamente nella prevenzione? Perché non si potenziano i mezzi antincendio e il monitoraggio del territorio? E perché non si pensa a ricostituire il corpo forestale dello Stato, assegnandogli anche il compito di controlli ambientali? Per spegnere davvero gli incendi, abbiamo bisogno di prevenzione, mezzi adeguati, organizzazione e monitoraggio costante. Questo, però, il governo attuale non lo vuole". Così, in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli."Luglio 2023 è stato il mese più caldo di sempre, come testimonia il Servizio Copernicus sul clima realizzato dal centro Ue per le previsioni meteo - sottolinea poi l'esponente dei rossoverdi -. Le attuali condizioni climatiche hanno ripercussioni devastanti: eventi meteorologici estremi, danni all'agricoltura, perdita di biodiversità e pericoli per le persone. E favoriscono il propagarsi degli incendi. Eppure, la lotta al cambiamento climatico non sembra essere una priorità per il governo Meloni". "Sorprendentemente, una tematica che oggi per la premier appare come un tabù, era invece condivisa con me nel 2015 quando presentò una mozione alla Camera dei deputati in linea con le mie stesse posizioni, come se l'avessi scritta io stesso", conclude Bonelli.