Fisco: Tajani (Pd), 'governo e maggioranza propongono ricette sbagliate'

politica
AdnKronos
Roma, 2 ago. (Adnkronos) - "E’ indubbio che il nostro sistema fiscale abbia bisogno di una profonda revisione per rispondere al dettato costituzionale di equità, giustizia, progressività fiscale, certezza del diritto. Purtroppo per il Paese la delega si muove in direzione opposta a questi principi ispiratori. Di fronte ai grandi vulnus del nostro sistema fiscale, la fuga dall’Irpef di intere categorie di contribuenti, l’evasione monster che non ha pari in altri paesi europei, l’incertezza e l’arbitrarietà nei rapporti tra il contribuente e il fisco, il governo e la maggioranza propongono ricette inadeguate e ancor peggio sbagliate, ispirate all’idea, gravemente eversiva rispetto al rapporto di fiducia tra cittadini e Stato, che le tasse siano un sopruso se non addirittura un ‘pizzo’ estorto dalle istituzioni ai cittadini". Così la senatrice del Pd Cristina Tajani intervenendo in aula a Palazzo Madama in discussione generale sulla delega fiscale. "Non si può fare a meno di rilevare in questi giorni in cui centinaia di migliaia di famiglie hanno perso il sussidio di poche centinaia di euro attraverso un irridente sms il doppiopesismo con cui il governo tratta i poveri e gli evasori - continua -. Il pugno di ferro verso la povera gente e il guanto di velluto per chi sottrae risorse alla collettività. Questo è francamente insopportabile. Se non vi fosse solo una questione di equità e giustizia, vi sarebbe comunque un grave tema di sostenibilità per le finanze dello Stato. La Ragioneria generale dello Stato ha già manifestato la sua preoccupazione sulle coperture di questo provvedimento". "Se non per amore di giustizia ed equità, almeno per l’insindacabile necessità di far quadrare i conti chiediamo al governo di rivedere le norme più incomprensibili e inique in materia di Irpef, cedolari, riscossioni. Saremo qui a verificare ogni passaggio successivo di questa delega e non smetteremo di chiedere il coinvolgimento delle Camere nei decreti attuativi. Coinvolgimento che avete inspiegabilmente negato bocciando anche il nostro emendamento che ristabiliva le giuste prerogative del parlamento su queste materie", conclude Tajani.

Leggi anche