Roma, 27 lug. (Adnkronos) - "Trent’anni fa la mafia sferrò il più violento degli attacchi mossi contro l’intera comunità nazionale con le bombe fatte esplodere a Milano in via Palestro e davanti alle Basiliche di San Giorgio al Velabro e di San Giovanni in Laterano a Roma". Lo dice Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia. Il parlamentare azzurro sottolinea che: "Le cinque vittime pagarono con la vita la follia omicida dell’anti Stato. Alle famiglie delle vittime rivolgo il mio più affettuoso e riconoscente saluto. Da allora, nonostante lo sgomento e il dolore, per quelle stragi e per quelle di Capaci, via D’Amelio e di via dei Georgofili a Firenze, lo Stato ha saputo reagire con la forza del diritto". "Gli italiani hanno trovato un’unità nella lotta alla mafia su cui, ancora oggi, le forze dell’ordine e la magistratura possono fare affidamento nel contrasto alla criminalità organizzata. Da quel momento i mafiosi sono stati sottoposti alla più determinata delle repressioni e il recente arresto di Matteo Messina Denaro è la riprova che nessuno di questi criminali può stare tranquillo e che prima o poi, come diceva Giovanni Falcone, la mafia, come tutti i fenomeni umani, avrà una fine", conclude Mulè.