Roma, 26 lug. (Adnkronos) - "Dalla ministra Santanchè ci saremmo aspettati parole chiarificatrici, dai toni distensivi. E invece ciò a cui abbiamo assistito è stato un vergognoso attacco alla stampa libera, a una serie di affermazioni e argomentazioni che sono state prontamente smentite! Abbiamo ascoltato tante, troppe omissioni rispetto a questioni estremamente delicate per la quali un ministro della Repubblica è chiamato ad avere la massima trasparenza. L’etica della responsabilità. La nostra mancanza di fiducia nasce dalle tante zone d’ombra che la ministra non ha chiarito. Dalle contraddizioni che stanno emergendo rispetto alle parole che la ministra ha pronunciato in quest’aula e che oggi, di fatto, potremmo chiamare con il loro nome: bugie!". Così la senatrice del Partito democratico Vincenza Rando, intervenendo in aula a Palazzo Madama sulla mozione di sfiducia alla ministra Santanchè."Di fronte a quanto sta emergendo, questo voto è un’assunzione di responsabilità chiara: votare no significa voltarsi dall’altro lato, far finta di non vedere, difendere l’indifendibile. Ma cos’altro deve emergere perché si arrivi a chiedere alla ministra Santanché di fare un passo indietro? Con quale credibilità può continuare a svolgere il suo ruolo la Ministra di un Dicastero che rappresenta una vetrina del nostro Paese?” , ha affermato Rando. "Una ministra della Repubblica che è debitrice di 2,7 milioni di euro, di un prestito di Invitalia, soldi pubblici (quindi della collettività) mai restituiti, nonostante la richiesta di restituzione. Un ministro debitore di un ministero. Qui a noi non interessa se sarà contestato o meno un reato o meno, ma si tratta di credibilità delle istituzioni. Chi è capace di mentire così spudoratamente di fronte al Parlamento e al Paese intero, non ha alcuna credibilità per rappresentare il nostro Paese", conclude Rando.