Roma, 14 lug. (Adnkronos) - "Sulla giustizia, il governo non sta promuovendo una riforma organica ma degli interventi specifici in determinati ambiti, alcuni condivisibili e altri da migliorare possibilmente in Parlamento. Il punto centrale dell’analisi politica, però, è la contraddizione all’interno della maggioranza di governo: il ministro Nordio avanza idee condivisibili che esprimono una cultura giuridica liberale, ma una parte della maggioranza, soprattutto in FdI, ha un’idea diametralmente opposta". Lo ha detto a Rainews 24 Riccardo Magi, segretario e deputato di +Europa. "Da una parte Nordio dice di voler superare l’impostazione da Codice Rocco, il panpenalismo, il carcere come unica modalità di pena - ha aggiunto Magi - dall’altra il governo, dall’inizio della legislatura, ha creato nuovi reati di cui nessuno sentiva il bisogno, modificando il codice penale per decreto, introducendo reati con pene massime talmente alte che porteranno a un uso ancora maggiore delle intercettazioni. Penso al Decreto Rave, per non parlare del reato universale di scafismo e di quello per la GPA". "Noi siamo preoccupati per questi motivi più che per lo scontro della maggioranza con i magistrati, alla base del quale non c'è una l'attacco della magistrati nei confronti dell’azione di governo, ma il fatto oggettivo che esponenti maggioranza e governo sono imbarazzati e imbarazzanti per alcune vicende giudiziarie che li toccano", ha concluso il deputato.