Roma, 10 lug. (Adnkronos) - "Le dimissioni della ministra Daniela Santanchè sono un evento non molto diverso dalla ratifica parlamentare del Mes: un rinvio dopo l’altro, alla fine però si approva". Inizia così, in una nota, Daniela Ruffino, deputata di Azione e Italia viva sul caso della ministra del Turismo. "La presidente Meloni - afferma ancora - sa di non poter trascinare troppe vicende ciascuna con un suo proprio peso politico senza rischiare di pagare un prezzo altissimo. Sa anche che un rimpasto ministeriale non le sarebbe servito su un piatto d’argento dai suoi alleati pronti a mettere mille condizioni. Deve rischiare in un caso e nell’altro". Infatti, per l'esponente di Azione, "Santanchè bloccata al ministero diventa un problema di credibilità per il governo e la stessa Meloni, un rimpasto avrebbe forse dei costi per il suo partito. Con le sue dimissioni, Santanchè potrebbe allentare l’assedio attorno alle altre vicende (La Russa, Delmastro, Facci). Vero è che a causa di vicende giudiziarie più o meno imbarazzanti il governo sta rallentando pericolosamente l’agenda dei suoi impegni", e quindi, spiega Ruffino, "sanità, istruzione, povertà lavorativa sembrano questione sempre più sullo sfondo o proprio cancellate". "Azione è qui a ricordare a Meloni che le difficoltà degli italiani alle prese con le rate dei mutui, con un’inflazione fuori controllo e il carrello della spesa semivuoto non possono attendere i tempi della ministra Santanchè", conclude.