Roma, 3 lug. (Adnkronos) - "La presidente Meloni ama gli squilli di fanfara, mostrine e pennacchi. All’assemblea di Assolombarda non poteva dire cose diverse da quelle ascoltate. L’Italia cresce, ed è una buona notizia e Meloni se ne assume il merito. Il Pnrr ristagna? Colpa di chi ha governato prima, ma ora l’esecutivo di destra è pronto ad accelerare. E qui Meloni assicura: faremo, contratteremo, negozieremo, modificheremo, supereremo. Ma scusi, presidente, fino a oggi che cosa avete fatto? E quando mancano tre anni alla scadenza dei termini per l’uso di quelle risorse, ci sono ancora tutte quelle cose da fare?". Così Daniela Ruffino, deputato di Azione."La verità che sfugge a Meloni, o che Meloni nasconde sotto il tappeto - prosegue - è che l’Italia continua a beneficiare delle politiche messe in campo da Mario Draghi. Il governo di destra non ha mosso una foglia rispetto all’impostazione del governo precedente. A Meloni sfugge poi un punto non proprio marginale: l’Italia cresce, e tutti siamo contenti, ma gli italiani che guadagnano 700 euro al mese quando vedranno crescere il loro stipendio? Il salario minimo, se il contesto economico è così positivo come anche Azione ritiene, non è una bestemmia, ma un atto dovuto, un fatto di civiltà per restituire dignità al lavoro. Se cresce il convento e si impoveriscono i frati, c’è qualcosa di storto in quel convento".