Roma, 28 giu. (Adnkronos) - Il futuro delle relazioni con Pechino è oggetto di un intenso dibattito a livello Ue. Certo, andrebbe, a monte, aperto un lungo capitolo sulla miopia con la quale anche l’Unione europea ha gestito le conseguenze dell’ingresso della Cina nell’Organizzazione mondiale del commercio. Ma oggi, più pragmaticamente, dobbiamo prendere atto che quella cinese e quella europea sono economie per molti aspetti interdipendenti, il cui rapporto è stato spesso viziato da pratiche distorsive e dovrebbe invece evolvere verso standard e regole comuni". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Parlamento in vista del prossimo Consiglio europeo. "Sul piano geopolitico, la Cina -ha ricordato la premier- è diventata interlocutore imprescindibile nelle relazioni internazionali, anche laddove la sua leadership politica sembra spesso perseguire un diverso ordine internazionale, ed è attore imprescindibile per dare adeguate risposte ad alcune sfide globali, pensiamo il clima, perché è evidente che non possiamo affrontare sfide come quella climatica gravando solo e unicamente sulle nostre economie". "Per tutte queste ragioni, intendiamo perseguire con la Cina un rapporto che –lungi dall’essere ostile– vuole però essere maggiormente equilibrato. La Cina -ha concluso Meloni- è a tutt’oggi un rivale sistemico che chiama l’Unione europea essere da una parte ferma nella difesa dei propri valori e dell’ordine internazionale basato sulle regole e, dall’altra, pragmatica nel perseguimento dei propri interessi economici e nel confronto sulle sfide globali".