Sanità: caccia al prossimo agente pandemico, Oms convoca oltre 300 scienziati

Missione aggiornare lista osservati speciali, sotto la lente 25 famiglie di virus e batteri e 'malattia X' per indicare nemico ancora sconosciuto

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AdnKronos
Milano, 21 nov. (Adnkronos Salute) - E' già aperta la caccia al patogeno che potrebbe causare la prossima pandemia. Dopo l'emergenza scatenata da Covid, l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) vuole ridurre al massimo l'effetto sorpresa e perciò ha deciso di avviare "un processo scientifico globale per aggiornare l'elenco" degli osservati speciali: potenziali nemici globali definiti "patogeni prioritari, agenti che possono causare epidemie o pandemie". L'obiettivo di avere una lista esaustiva è di "guidare gli investimenti globali e la ricerca e lo sviluppo, in particolare nei vaccini, nei test e nei trattamenti", spiega l'agenzia Onu per la salute, facendo il punto su quanto emerso dall'incontro che si è svolto venerdì 18 novembre. Un incontro a seguito del quale l'Oms sta convocando oltre 300 scienziati che "prenderanno in considerazione le prove su oltre 25 famiglie di virus e batteri, oltre alla 'malattia X'". Sì, perché il pericolo può arrivare anche dall'ignoto, è il messaggio. E la malattia X è una voce che è stata inclusa per indicare un agente patogeno sconosciuto che potrebbe causare una grave epidemia internazionale. Gli esperti consiglieranno un elenco di patogeni che necessitano di ulteriori ricerche e investimenti. Il processo includerà sia criteri scientifici che di salute pubblica, nonché criteri relativi all'impatto socioeconomico, all'accesso e all'equità. L'elenco è stato pubblicato per la prima volta nel 2017 e l'ultima attività di definizione delle priorità è stato effettuata nel 2018. L'elenco attuale include Covid-19, febbre emorragica Crimea-Congo, malattia da virus Ebola e da virus Marburg, febbre di Lassa, sindrome respiratoria del Medio Oriente (Mers) e sindrome respiratoria acuta grave (Sars), Nipah e malattie da henipavirus, febbre della Rift Valley, Zika, e appunto malattia X. "Avere come obiettivo i patogeni prioritari e le famiglie di virus per la ricerca e lo sviluppo di contromisure è essenziale per una risposta rapida ed efficace a epidemie e pandemie - ha evidenziato Mike Ryan, direttore esecutivo del Programma emergenze sanitarie dell'Oms - Senza significativi investimenti in R&S prima della pandemia di Covid, non sarebbe stato possibile sviluppare vaccini sicuri ed efficaci in tempi record".Per i patogeni identificati come prioritari, il Progetto Oms R&D Blueprint per le epidemie sviluppa delle roadmap che delineano gap di conoscenza e priorità di ricerca. Se del caso, vengono sviluppati profili di prodotti target che informano gli sviluppatori sulle specifiche desiderate per vaccini, trattamenti e test diagnostici. Vengono inoltre compiuti - spiega l'Oms - sforzi continui per mappare, compilare e facilitare le sperimentazioni cliniche per sviluppare questi strumenti. Vengono presi in considerazione anche gli sforzi complementari, ad esempio per rafforzare la supervisione normativa ed etica."Questa lista di agenti patogeni prioritari è diventata un punto di riferimento per la comunità di ricerca su dove concentrare le energie per gestire la prossima minaccia - ha affermato Soumya Swaminathan, Chief Scientist dell'Oms - "E' sviluppata insieme a esperti del settore ed è la direzione concordata verso la quale noi come comunità di ricerca globale dobbiamo puntare per sviluppare test, trattamenti e vaccini". L'elenco rivisto dovrebbe essere pubblicato nel primo trimestre del 2023.

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