Roma, 6 ott. (Adnkronos) - La morte di Gian Piero Ventrone, fino a oggi preparatore atletico del Tottenham ma prima ancora della Juventus "è stata molto inattesa, soprattutto per me, ultimamente ci messaggiavamo molto. Un grande professionista, padrone della materia". Lo dice Fabio Capello all'Adnkronos. "Ho lavorato con lui in Cina un anno", al Jiangsu Suning "eravamo molto vicini e attaccati. Quando siamo tornati ci sentivamo moltissimo". Il soprannome "Marine" per la sua fama di preparatore esigente: "duro? No, ma pretendeva che si lavorasse ed era anche una persona allegra, quando c'era da scherzare scherzava, ma chiedeva impegno. Assomiglia a me? Probabilmente andavamo d'accordo per questo: rispetto del lavoro e impegno".