Istanbul, 8 set. (Dpa/Adnkronos) - Anche la Turchia vuole che il grano russo venga esportato in base a un accordo mediato dalle Nazioni Unite con l'Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, augurandosi che le esportazioni di grano "anche dalla Russia inizino il prima possibile e che sia possibile vedere che questo grano viene consegnato a paesi che sono davvero poveri". Erdogan ha aggiunto che discuterà i dettagli con Putin in un incontro programmato la prossima settimana in Uzbekistan.Ucraina e Russia hanno firmato un accordo a luglio per consentire le esportazioni di grano da tre porti ucraini. L'accordo, che scade a fine novembre, prevede anche la ripresa delle esportazioni russe di cereali e fertilizzanti, ma finora non è stato messo in pratica. Facendo eco alla denuncia di Putin, secondo cui il grano proveniente dai porti ucraini dall'inizio del mese scorso andava ai consumatori europei, Erdogan ha affermato, parlando in una conferenza stampa congiunta con il presidente croato Zoran Milanovic a Zagabria, che "sfortunatamente, le spedizioni di grano vanno ai paesi ricchi, non ai paesi poveri".I dati del Centro di coordinamento congiunto di Istanbul - che è responsabile dell'ispezione delle navi - hanno confermato che meno di un terzo dell'export è arrivato nei paesi più poveri. Secondo il Centro, all'8 settembre, un totale di 105 navi hanno lasciato i porti ucraini trasportando 2,3 milioni di tonnellate di cereali e altri prodotti alimentari verso i mercati mondiali. "Secondo la classificazione della Banca mondiale dei paesi in base al reddito, il 27,9% dei carichi di grano è andato alle economie a reddito medio-basso", ha detto il Centro alla Dpa, aggiungendo che "oltre il 43% è andato alle economie ad alto reddito, tra cui Spagna (15%), Italia (7%), Corea del Sud (6%), Paesi Bassi (5%), Romania (4%) e Germania (3%)".