Bruxelles, 14 giu. (Adnkronos) - Il Meccanismo Europeo di Stabilità potrebbe avere già dopodomani il direttore generale designato al posto di Klaus Regling, il cui mandato scadrà ad ottobre, ma non sarebbe "una catastrofe" se dovesse occorrere "un po' di tempo" in più per arrivare ad un accordo tra i membri dell'Eurozona. Lo spiega un alto funzionario Ue.Il candidato direttore deve avere "l'80% dei voti dei membri del Mes", una soglia "molto alta", che richiede "molta preparazione". Dopo l'ultima riunione dell'Eurogruppo erano rimasti in corsa tre candidati: il portoghese Joao Leao, il lussemburghese Pierre Gramegna e l'italiano Marco Buti. Le consultazioni in corso "vanno piuttosto bene e spero che ci sia un esito positivo giovedì a Lussemburgo", dove si riunirà, intorno a mezzogiorno, il consiglio dei governatori del Mes. Ma "se ci sarà bisogno di un po' di tempo in più, ne abbiamo. Non è una catastrofe se non c'è un accordo: ci torneremo presto".E' "chiaro", aggiunge la fonte, che "tutti siamo frustrati dalla situazione", poiché non è "solo l'Italia" a non aver ratificato la riforma, "ma anche Germania", dove il dossier è fermo alla Corte Costituzionale "da diverso tempo". L'Eurogruppo ha detto "chiaramente" che si aspetta che l'Italia "ratifichi rapidamente" la riforma, ma "non c'è assolutamente nulla che possiamo fare per accelerare" le decisioni della Germania, dato che la Corte di Karlsruhe è indipendente. Quindi, "dobbiamo solo aspettare". La ratifica della riforma è necessaria affinché il Mes funga da garante per il Fondo di risoluzione unico, parte della "rete di sicurezza" Ue in caso di crisi finanziarie. Il Mes dispone di "molte risorse ed è un bene averle", conclude.