Ucraina: Schulze, 'crisi alimentare globale pretende attenzione altrettanto globale'

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AdnKronos
Roma, 8 giu. (Adnkronos) - “La crisi globale pretende un’attenzione altrettanto globale. Stiamo affrontando la peggiore crisi alimentare da decenni, con conseguenze in Africa e in Medio Oriente, così come in altri Paesi”. Lo ha detto la ministra tedesca per la Cooperazione economica e lo Sviluppo Svenja Schulze, intervenendo alla Farnesina al Dialogo Ministeriale Mediterraneo sulla Crisi Alimentare, tavolo che ha l’obiettivo di individuare misure concrete per affrontare l’impatto sulla sicurezza alimentare nel bacino del Mediterraneo, generato dall’invasione russa dell’Ucraina. “La Russia e la sua ingiustificabile aggressione e guerra illegale contro l’Ucraina - ha aggiunto - con le sue conseguenze sulle produzioni agricole e il commercio del cibo, sta facendo aumentare i prezzi agroalimetari e dei fertilizzanti a livelli senza precedenti, causando la peggiore insicurezza sugli approvvigionamenti alimentari. La Germania sostiene attivamente le Nazioni Unite e nel suo ruolo di presidenza del G7, il cancelliere Scholz sostiene la risposta globale alla crisi alimentare”. “Salvare più persone possibile dalla fame – ha detto ancora la ministra - significa agire in modo globale e immediatamente. Per questa ragione, abbiamo lanciato l’Alleanza globale per la sicurezza alimentare, durante l’incontro del G7 di maggio, che sosterrà le Nazioni Unite focalizzandosi sulla crisi alimentare e sul coordinamento degli sforzi per prevenire nuove crisi. Come presidenza del G7, chiedo alla comunità internazionale di unire le forze utilizzando le istituzioni già esistenti e dimostrando solidarietà con un sostegno attivo, dando allo stesso tempo assistenza umanitaria". "La Germania resta impegnata nello sforzo di trasformare velocemente il sistema della produzione agricola e sono grata all’Italia per sostenere l’Alleanza globale per la sicurezza alimentare, impegnandosi allo stesso tempo nel dialogo con i Paesi del Mediterraneo, inviando loro, in tal modo, anche un segnale politico, il messaggio che non sono lasciati da soli, e che lavoriamo insieme per il loro sostegno e sviluppo. Così fa anche la Germania, sostenendo i progetti agroalimentari in questi Paesi. Abbiamo mobilitato fondi per 2 miliardi nel 2022 per i Paesi in via di sviluppo. In Tunisia, Egitto e altri Paesi, abbiamo approvato il trasferimento rapido di fondi e in Libano, oltre che per il cibo, stiamo lavorando per garantire disponibilità di acqua per la popolazione. Stiamo anche lavorando per affrontare il problema dello spreco alimentare, facendo investimenti nell’area dei fertilizzanti”.

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