Superbonus: M5S, finalmente meno vincoli per cessione crediti

politica
AdnKronos
Roma, 6 mag. (Adnkronos) - “Il decreto Aiuti, nella versione licenziata ieri in Consiglio dei ministri, prevede nuove regole per la cessione dei crediti edilizi che vanno nella direzione da noi auspicata: banche e società appartenenti a gruppi bancari potranno sempre effettuare cessioni di crediti fiscali legati a bonus edilizi in favore dei clienti professionali privati. Questi ultimi possono ricevere i crediti dalle banche di cui sono correntisti e dalla banca capogruppo in qualunque momento, anche alla prima cessione”. Così i deputati del Movimento 5 stelle Patrizia Terzoni, Antonio Federico, Riccardo Fraccaro e Luca Sut.“L’estensione delle cessioni – riprende la nota –, sia pure con il riferimento alla sola platea dei soggetti qualificati, è un passo avanti nella direzione di quanto proposto da tempo dal Movimento 5 Stelle. Prima degli interventi ostativi messi in atto dal ministro Franco e dal presidente Draghi, infatti, la circolazione dei crediti per come regolamentata dl MoVimento 5 Stelle ha dato importanti risultati in termini di lavori realizzati e crescita del settore, prevedendo per il Superbonus 110% un sistema di controlli e asseverazioni che ha tenuto a freno le frodi, contrariamente a quanto si è voluto far credere”.“Ora - riprendono i deputati pentastellati - l’auspicio è che questi interventi siano sufficienti a sbloccare i tanti, troppi casi di crediti maturati ma non riscuotibili a fronte di lavori già realizzati dalle imprese. Sarà difficile recuperare il tempo perso, la speranza è che le imprese messe alle strette dal blocco possano almeno scongiurare un epilogo, quello del fallimento, che sarebbe disastroso per loro e per l’economia nazionale. A questo proposito, si rende necessario che Poste Italiane e Cassa depositi e prestiti accelerino nel riprendere e intensificare l'acquisizione di crediti, contribuendo a ridare respiro al settore. Manca ancora un passaggio: la possibilità di cessioni frazionate, che incrementerebbe la cessione verso i clienti e potrebbe comunque continuare a garantire la tracciabilità dato il rapporto a monte esistente tra cedente e cessionario. Anche su questo fronte continueremo a lavorare in Parlamento per individuare una soluzione efficace in sede di conversione in legge del decreto”, concludono.

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