Banche: Primanni (Gruppo Excellence), 'bancassurance danni farà crescere settore'

economia
AdnKronos
Milano, 4 mag. (Adnkronos/Labitalia) - “Nel 2021 i canali postale e bancari italiani hanno raccolto il 7,8% dei premi totali danni pari a 39,1 miliardi di euro contro il 6,8% dell’anno precedente (nel 2009 era il 2,9%), per completezza, nei rami vita gli sportelli bancari e postali hanno toccato il 59,2%, circa 62,7 mld rispetto al totale mercato vita pari a 106 mld di euro. Questa crescita del danni può rappresentare sia il volano delle banche per lo sviluppo di ricavi nei prossimi anni, sia il metro per capire le dinamiche interne al comparto della bancassicurazione: dall’interesse di diverse compagnie, tra cui Crédit Agricole, Axa, Generali e Allianz, per il business assicurativo di Banco Bpm, a Unipol fautore del polo Bper-Carige-Popolare di Sondrio, da Cassa centrale Banca e Icreaa che, forti dei rispettivi 1.483 e 2.472 sportelli, preparano accordi con partner assicurativi per vendere polizze attraverso i propri canali distributivi, fino all’intesa Unicredit-Allianz di inizio 2022". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia Maurizio Primanni, founder del Gruppo Excellence."Sulla base - afferma - della nostra nuova ricerca 'La bancassicurazione danni in Italia: un modello in evoluzione e trasformazione che crea valore per tutti gli stakeholder', curata da Gianluca Zanini, partner di Excellence Consulting, le banche italiane sono pronte a sostenere la domanda delle coperture danni, che tenderà a diffondersi nel nostro Paese come già avvenuto in altri europei, a partire dalla Francia. La nostra ricerca mette a confronto le best practice francesi Crédit mutuel (Credit mutuel assurances), Crédit Agricole (CA Assurances) con i risultati dei player della bancassurance domestici: Intesa Sanpaolo (Intesa Sanpaolo Assicura), Poste Italiane (Poste Assicura), MPS (Axa MPS), UniCredit (CreditRas e Incontra), Bper e Popolare Sondrio (Arca Assicurazioni), Banco-Bpm (Vera Assicurazioni e Vera Protezione), Credem (Credem Assicurazioni)".“Il valore - spiega - dei premi danni per cliente delle prime banche nazionali nel 2020 - Bper (104 euro), Popolare Sondrio (78 euro) - non distano molto da quanto realizzato da Crédit Mutuel (116 euro) e Crédit Agricole (94 euro). Maggiore divario, ma anche potenzialità, tra le nostre banche e le cugine d’oltralpe, lo dimostrano i premi conseguiti per sportello nel 2020: MPS (126.000 euro), Credem (115.000 euro), Intesa San Paolo (112.00 euro), Bper (101.000 euro), ben lontani da quanto registrato da Crédit Mutuel (736.000 euro) e Crédit Agricole (595.000 euro); ciò a provare il potenziale di crescita che può avere il canale bancario”."Se si esamina - osserva Primanni - la ripartizione dei premi ricavati per canale distributivo (agenti, consulenti finanziari abilitati/Sim, vendita diretta, broker, Internet), nei rami vita gli sportelli bancari/postali sono al primo posto (59,2%), seguiti da agenti (14,7%) e consulenti finanziari abilitati/Sim (13,7%), mentre sono al terzo posto in malattie e infortuni (15,5%), preceduti da agenti (53,8%) e vendita diretta (17,45%) e sempre al terzo posto nei danni alla proprietà (11,7%), business storicamente appannaggio degli agenti (74,2%) e dei broker (11,4%)"."I risultati della ricerca - commenta - ci dicono che il modello più efficace per la banca è proprio quello che prevede una compagnia captive o comunque una relazione equity based con il partner assicurativo, come nel caso di Unipol Bper/Sondrio o delle best practice francesi che abbiamo ripreso nella nostra ricerca"."Per cogliere le opportunità dei rami danni - sottolinea - sarà in ogni caso indispensabile agire su più fronti: dall’analisi dinamica e personalizzata dei bisogni dei clienti, all’offerta basato su un approccio olistico – che cioè consideri tutti i potenziali rischi a cui sono esposti il cliente, la sua famiglia e la sua attività imprenditoriale –, allo sviluppo di customer journey multicanale, che consentano al cliente di dialogare alternativamente con filiali e canali digitali senza soluzione di continuità, infine ad un miglioramento dell’offerta oltre che per completezza anche in trasparenza e reporting".

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