Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "La condanna in sede civile del dott. Genchi conferma definitivamente le ragioni che mi hanno indotto a chiedere giustizia nei confronti di condotte illecite, ormai consacrate giudizialmente, che hanno colpito non solo me ma l’ordine democratico”. Ad affermarlo Sandro Gozi, dopo la condanna risarcitoria inflitta dalla Corte d’Appello di Roma a Gioacchino Genchi, consulente tecnico di Luigi De Magistris, all’epoca pubblico ministero, nell’ambito dell’indagine denominata “Why not”, conclusasi con l’archiviazione integrale. L’europarlamentare, assistito dagli avvocati Passalacqua, Franco e Tassone, è stato ritenuto dai giudici d’Appello leso nelle prerogative fissate dalla legge a tutela della riservatezza delle conversazioni, "violate patentemente dal Genchi. La inammissibilità dell’azione nei confronti di De Magistris -precisa l’avv. Passalacqua- è derivata da una applicazione assai restrittiva della normativa sulla responsabilità civile dei magistrati, che lascia impregiudicata una possibile azione di danni verso lo Stato".