Milano, 4 mar. (Adnkronos) - "Siamo anche determinati a supportare il più possibile i nostri clienti di Pravex così come tutto il popolo ucraino. Ovunque sia sicuro, stiamo infatti aprendo le filiali per fornire servizi bancari essenziali. Ogni giorno riusciamo ad aprire in sicurezza alcune nostre filiali soprattutto nella parte occidentale del Paese, dove si trovano molti di coloro che fuggono dai combattimenti". Lo afferma Marco Elio Rottigni, responsabile della Divisione International Subsidiary Banks di Intesa Sanpaolo, sulla situazione in Ucraina e su Pravex Bank, la controllata del gruppo nel Paese che conta circa 780 dipendenti e 45 filiali."Le nostre banche sussidiarie che si trovano nei Paesi confinanti con l'Ucraina stanno promuovendo e raccogliendo donazioni per aiutare chi arriva dall’Ucraina, assicurando anche che gli sportelli bancomat e i servizi di cambio siano pronti a gestire il grande afflusso di persone", continua Rottigni. "Come gruppo, continueremo a fare tutto il possibile per assistere le nostre persone e la società più in generale, durante questa crisi”.“Proviamo grande preoccupazione per la sorte della popolazione dell’Ucraina", sottolinea il responsabile della Divisione International Subsidiary Banks di Intesa Sanpaolo. "Il nostro primo pensiero va ovviamente ai colleghi di Pravex Bank, la nostra controllata nel Paese, la maggior parte dei quali si trova ancora in Ucraina. Stiamo facendo il possibile per restare in costante contatto con loro. Voglio anche ringraziare Stefano Burani, il ceo di Pravex, e i nostri altri due colleghi italiani che lavorano per la banca in Ucraina, che hanno continuato a dimostrare forte impegno e grande senso di responsabilità anche dopo la richiesta che abbiamo fatto loro di tornare in Italia. In una forte dimostrazione di solidarietà, le nostre persone in Slovacchia, Ungheria, Romania e Moldova stanno facendo il possibile per supportare i colleghi che, insieme alle loro famiglie, desiderano lasciare l’Ucraina, trovando per loro soluzioni adeguate o ospitandoli presso le proprie abitazioni", conclude.