Ucraina: Rizzi (Soleterre), 'ospedali in difficoltà, servono approvvigionamenti'

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AdnKronos
Milano 25 feb. (Adnkronos) - "Gli ospedali avranno gravi difficoltà a far fronte alle cure. C'è bisogno di approvvigionare gli ospedali con farmaci, cibo, ossigeno. Ci sarà bisogno di integrare il personale sanitario". Lo ha dichiarato a Lombardia Notizie Online il dottor Damiano Rizzi, presidente di Soleterre, onlus che opera prevalentemente in Ucraina in stretta collaborazione con l'Irccs San Matteo di Pavia e si dedica da tempo alla cura dei bambini malati di tumore. "Stiamo continuando a curare i bambini malati di tumore all'interno dell'Istituto nazionale del cancro di Kiev. Lo facciamo in un rifugio, in un sottoscala protetto, con i materassi per terra e i bambini attaccati alle pompe di chemioterapia per proseguire le cure", ha spiegato il dottor Rizzi, che da Pavia coordina una squadra di collaboratori attivi nella capitale e in altre città ucraine."Le persone scappano da Kiev. Le sirene suonano. Io stesso - ha continuato Rizzi - sto cercando di capire dove si trovano in questo momento tutti i nostri collaboratori. Si naviga a vista". A questo si aggiungono i traumi psicologici causati dal conflitto: "I nostri psiconcologi - ha raccontato il presidente della onlus Soleterre - stanno lavorando molto. La comunicazione di diagnosi di tumore infantile è già di per sé un evento traumatico. Immaginiamoci cosa può voler dire, per questi bambini, dover vivere anche sotto le bombe. Dovremo curare disturbi post traumatici di un'intera popolazione"."I bambini malati di cancro vivono una doppia guerra. Devono curarsi dal tumore e proteggere la propria vita dai bombardamenti. Ieri una mia collaboratrice piangeva. Vedere bambini malati di tumore in uno scantinato è disumano. La guerra non dovrebbe mai essere un'opzione. Dovrebbe essere abolita dalla storia. La guerra - ha concluso Rizzi - porta l'essere umano a uno stadio di un'inferiorità talmente grande che si può superare solo con una dose di amore altrettanto grande".

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