Nanotecnologie, 'nuovi formulati per preservare reperti Pompei'

cronaca
AdnKronos
Palermo, 31 gen. (Adnkronos) - “Prosegue sempre con maggiori innovazioni la nostra ricerca nel campo delle nanotecnologie, con nuovi formulati che ci hanno permesso di individuare nuove tecniche per una protezione e una valorizzazione di importanti reperti storici. Oggi siamo pronti per dare un futuro alla storia e preservare dal decadimento due tra i più noti Beni Culturali del nostro paese. Abbiamo già preso contatti difatti con i parchi archeologici di Selinunte e Pompei. Nelle prossime settimane dovremmo avere la possibilità di effettuare degli interventi nel Parco Archeologico di Pompei e auspichiamo, in seguito, grazie anche ai fondi del Pnrr, che si possa tutelare questa e altre eccellenze storiche italiane”. A dirlo Sabrina Zuccalà, presidente del Laboratorio di nanotecnologie internazionale 4ward360, che illustrerà tutte le innovazioni dovute all’utilizzo dei nanomateriali nell’ambito della gestione conservativa del patrimonio culturale a Pompei come a Selinunte.“La moderna conservazione - prosegue Zuccalà - ha sentito negli ultimi anni la necessità di affidarsi in maniera sempre più importante alla scienza per ottenere un migliore risultato nell'ambito della ricerca per la stabilizzazione dei beni culturali. Abbiamo lavorato per sviluppare nuove nanostrutture con migliorate performance fotocatalitiche, autopulenti, acustiche, antibatteriche, anticorrosive, idrofobiche, di veicolazione e rilascio controllato. La tecnologia rappresenta un ausilio sempre più rilevante e offre, allo stesso tempo, possibilità di sviluppo del territorio con ricadute occupazionali. In Italia, più che in altri Paesi, la cultura della conservazione del patrimonio storico è alla base dell'identità nazionale e incrocia l’economia, i saperi, l’innovazione, il futuro.E’ naturalmente utile perseguire l’esperienza centenaria di interventi sul patrimonio storico, questa cultura tuttavia si è evoluta e può essere migliorata trovando un approccio che, tenendo insieme innovative tecniche d’intervento e la capacità di lettura storico critica tradizionale, possa garantire un valore aggiunto”.

Leggi anche