Covid: G.Sachs, in Eurozona nessuna recessione in vista nonostante Omicron

economia
AdnKronos
Roma, 10 gen. - (Adnkronos) - Nonostante l'aumento dei casi legato alla variante Omicron, per l'Europa Goldman Sachs non si attende una recessione ma al massimo una "crescita debole" legata all'impatto delle nuove restrizioni. In ogni caso l'Eurozona nel 2022 dovrebbe 'battere' gli Stati Uniti con un Pil che la banca americana stima al +4,4% (più alto del consensus) mentre Washington dovrebbe fermarsi al 3,5%: stesso scenario nel 2023 con una previsione per l'area dell'Euro a +2,5% e per gli Stati Uniti a +2,2%.In una analisi sui 'punti caldi' dell'economia europea per l'anno appena iniziato, Goldman Sachs conferma per l'Italia - ma ancora di più per la Spagna - una crescita 2022 più alta delle stime, con +4,4% di Pil per il nostro paese e +6,4% per Madrid. Alla base della 'corsa' delle due economie - si spiega - anche "il forte sostegno fiscale fornito dal Recovery Fund".Quanto agli altri temi caldi, sul fronte inflazione la stima è che nell'area dell'euro l'inflazione core abbia raggiunto il picco al 2,6% a dicembre per innescare un percorso di discesa che a fine 2022 dovrebbe portarla all'1,3% . Quanto alla politica monetaria si conferma il percorso divergente fra le due sponde dell'Atlantico: se per la Bce "un rialzo del 2022 è altamente improbabile" per la Fed sono possibili addirittura quattro rialzi quest'anno.Infine per Goldman Sachs, la possibile elezione di Mario Draghi al Quirinale è vista come una "preoccupazioni istituzionale" per la zona euro visto che questa prospettiva - con la necessaria definizione di una nuova maggioranza di governo - "potrebbe comportare ritardi nell'attuazione del Recovery Fund". E proprio su quest'ultimo tema, se dovesse registrarsi una attuazione "deludente" del piano "le tensioni sul ripristino delle regole di bilancio dell'UE, potrebbero riportare in primo piano rischi sulla sostenibilità del debito" dei diversi paesi, a iniziare naturalmente dall'Italia.

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