Catania, 7 gen. (Adnkronos) - (dall'inviata Elvira Terranova) - "Abbiamo l'esigenza di mettere capo alla definizione di questa vicenda giudiziaria le cui conseguenze, sul piano personale ma non solo personali, sono sotto gli occhi di tutti. Raffaele Lombardo deve essere assolto. Non ha mai stretto patti con Cosa nostra. Sappiamo di trovarci di fronte a una Corte d'Appello che si riconosce nelle regole, nelle tecniche argomentative. Chiedo di dichiarare l'insusistenza del fatto". Con queste parole l'avvocato Vincenzo Maiello ha concluso il suo intervento nelle repliche del processo d'appello a carico dell'ex Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso. La Corte d'Appello di Catania è entrata pochi minuti fa in Camera di consiglio per emettere la sentenza. Raffaele Lombardo è presente in aula, ma ha fatto sapere che non tornerà per la sentenza. Il procedimento d'appello è stato aperto dopo l’annullamento con rinvio della Suprema Corte di Cassazione della sentenza di secondo grado che aveva visto il politico catanese assolto dall’accusa di concorso esterno e condannato a due anni, con pena sospesa, per corruzione elettorale aggravata ma senza intimidazione e violenza. Una sentenza, quella di secondo grado, che a sua volta aveva riformato quella emessa il 19 febbraio 2014, col rito abbreviato, dal Gup Marina Rizza che lo aveva condannato a sei anni e otto mesi.