Roma, 11 nov. (Adnkronos) - "Un'opera di dossieraggio contro molte delle figure più importanti e in evidenza del Movimento 5 Stelle attraverso una vera e propria struttura dedicata. E' questa l'inquietante ricostruzione fatta oggi dal quotidiano la Verità che Matteo Renzi ha il dovere di smentire, dimostrando che quanto scritto non corrisponde al vero e che a quella proposta operativa non sono seguite azioni concrete. Questa vicenda è troppo inquietante per poter essere passata sotto silenzio e derubricata". Lo afferma il senatore Gianluca Ferrara, capogruppo M5S in commissione Esteri."Nell'articolo citato si fa riferimento a una mail inviata nel 2018 Renzi, che al tempo era ancora segretario del Pd, dal giornalista Fabrizio Rondolino in cui gli sarebbe stata proposta la creazione di a una vera e propria struttura, con tanto di detective, volta a raccogliere informazioni di molti esponenti di punta del Movimento, al fine di distruggerne la reputazione. A quella mail Renzi non avrebbe risposto ma, altro elemento inquietante, l'avrebbe inoltrata al suo amico e sodale Marco Carrai: manager e imprenditore con il 'pallino' della cybersicurezza. Tutto questo e molto altro rispetto alla macchina della propaganda renziana va chiarito in modo inequivocabile", conclude.