Golinelli (Wärtsilä): "Contro rincari in bolletta, gas naturale bilanci rinnovabili"

l'esperto, 'installare più capacità rinnovabile e combinarla con sistemi di stoccaggio è l'unico modo reale per creare stabilità nella produzione di elettricità e nei livelli di prezzo'

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AdnKronos
Milano, 18 ott. (Labitalia) - "Il costo dell'elettricità sta aumentando in tutta Europa perché il prezzo del gas naturale è triplicato: in Germania gli aumenti sono del 69% più alti della media, in Francia del 42%, in Spagna del 113% e in Italia del 68%. Uno scenario generale che è strettamente legato al prezzo globale del gas e al prezzo delle emissioni: l'Eu Ets (Emission Trade Scheme ndr) è attualmente al massimo storico di circa 60 euro/tonnellata di C02. In questo contesto, installare più capacità rinnovabile e combinarla con sistemi di stoccaggio è l'unico modo reale per creare stabilità nella produzione di elettricità e nei livelli di prezzo. E anche se il gas naturale deve essere usato per bilanciare la generazione rinnovabile, la quota sarà così piccola che l'impatto sui prezzi sarà marginale". Lo dice ad Adnkronos/Labitalia Marco Golinelli, Senior Business Development Manager, Wärtsilä Energy, parlando delle strategie da mettere in atto per arginare i rincari delle bollette.Gas continuerà a giocare ruolo importanteWärtsilä è un'azienda finlandese specializzata soprattutto nella fabbricazione di sistemi di propulsione e generazione d'energia per uso marino e centrali elettriche. "Il gas continuerà a giocare un ruolo importante all'interno del panorama italiano, grazie a una capacità totale che dovrebbe raggiungere i 50GW, ma la sua funzione sarà ben diversa -commenta Golinelli-: gradualmente, infatti, si assisterà a una transizione da "carico base" a una generazione che supporti completamente le rinnovabili. Anche l'Italia, infatti, vuole essere protagonista nel vasto scenario dipinto dal Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (Pniec): il raggiungimento del 32% dei consumi finali di energia rinnovabile e la massiccia riduzione delle emissioni di CO2 sono gli ambiziosi obiettivi fissati. Nei giorni scorsi è stato annunciato dal ministro dell'Ecologia Roberto Cingolani che l'Italia vuole tagliare le sue emissioni di carbonio di circa il 60% entro il 2030 dopo aver utilizzato 80 miliardi di euro di fondi europei per la transizione energetica nei prossimi cinque anni".I costi riducibili del 50% con sistemi 100% rinnovabiliL'ultimo rapporto di Wärtsilä ("Front Loading Net Zero"), dà un contributo in questo senso e afferma, spiega Golinelli "che i costi di produzione dell'elettricità potrebbero essere ridotti fino al 50% entro il 2050 se i paesi e gli stati adottassero sistemi 100% rinnovabili più velocemente di quanto previsto attualmente". "Riduzioni significative dei costi possono essere raggiunte anticipando la diffusione delle energie rinnovabili, soprattutto eolica e solare fotovoltaica, e utilizzando le tecnologie necessarie per bilanciare la loro intermittenza intrinseca, come lo stoccaggio di energia e le centrali termiche di bilanciamento"."Il rapporto -prosegue Golinelli- indica che i sistemi a zero emissioni possono fornire elettricità più economica rispetto agli attuali sistemi basati sui combustibili fossili. Gran parte della flessibilità richiesta è fornita dall'ampia quota di energia idroelettrica flessibile e dallo stoccaggio per pompaggio nel sistema elettrico italiano. Generazione flessibileTuttavia, lo scenario attuale "mostra ancora la necessità di ulteriore generazione flessibile specialmente durante il picco serale, quando la generazione solare è ridotta e la domanda aumenta", sottolinea Golinelli. Degna di nota è anche la minore decurtazione dell'energia rinnovabile nello scenario flessibile. "L'Italia potrebbe andare avanti costruendo pannelli solari e concentrandosi sull'eolico e sulle batterie, ma richiederebbe più capacità rispetto al sistema flessibile". "Le centrali a gas con grandi unità di generazione non sono tipicamente flessibili -ricorda il Senior Business Development Manager di Wärtsilä Energy- per accogliere le fluttuazioni delle energie rinnovabili, mentre gli impianti più piccoli con un design modulare sono più adattabili anche a piccoli cambiamenti. La modularità permette alle centrali a motore alimentate a gas naturale o, in futuro, a combustibili sintetici sostenibili, di operare con fattori di capacità inferiori in modo molto efficiente. Inoltre, possono fermarsi e avviarsi più volte al giorno, esattamente come richiesto per sostenere la generazione rinnovabile, senza costi aggiuntivi. A livello nazionale, le rinnovabili hanno rappresentato solo il 37% della produzione totale di elettricità in agosto. Se si includono gli impianti idroelettrici, la capacità rinnovabile installata è attualmente circa la metà del totale, ma il problema dell'intermittenza persiste. Per fornire il 100% di energia rinnovabile, infatti, sarebbe necessario sovradimensionare massicciamente gli impianti esistenti: uno scenario che costerebbe molto denaro e richiederebbe uno spazio sproporzionato", conclude.

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