Roma, 22 lug. (Adnkronos) - Ricardo Franco Levi è stato confermato per il terzo biennio presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie), l'associazione di categoria degli editori che pubblicano libri, riviste scientifiche e prodotti di editoria digitale. Lo ha eletto oggi, 22 luglio, l’assemblea degli editori, che si è svolta in remoto, a maggior tutela della salute pubblica e che è stata aperta dagli interventi dei Ministri dell’Università Maria Cristina Messa, dell’Istruzione Patrizio Bianchi e della Cultura Dario Franceschini.Giornalista con esperienza parlamentare e di governo nelle istituzioni italiane ed europee, attualmente Levi è anche vicepresidente della Federazione degli Editori Europei (FEP) e, dal 2023, secondo la prassi in voga nella Federazione, ne sarà il presidente: “Noi editori abbiamo il privilegio e la responsabilità di avere un interesse particolare che corrisponde all’interesse generale del paese – ha spiegato Levi -. Lettura e conoscenza sono elementi indispensabili, vere e proprie condizioni necessarie, per la tenuta e, se non vogliamo che questa si risolva in un gioco a somma zero, per la crescita del mercato del libro. E sono pure, lettura e conoscenza, i principali strumenti di crescita economica e di costruzione di una società più equa e democratica”.“La crescita dell’acquisto e della lettura di libri nell’ultimo anno premia la tenacia imprenditoriale degli editori, ma anche di librai grandi e piccoli, di chi lavora nel commercio online, dei distributori, dei grossisti, dei traduttori, degli autori e dimostra quanto possano incidere positivamente politiche pubbliche di sostegno alla domanda – ha spiegato Levi –. Promozione della lettura e diritto allo studio sono e rimangono al centro delle nostre preoccupazioni, soprattutto con una parte del paese nella quale si legge tanto quanto nella migliore Europa e un’altra parte del paese nella quale si legge per la metà, dove mancano librerie e biblioteche, dove quasi tutti i parametri che misurano l’istruzione indicano situazioni di crisi. Questo è il divario che si deve colmare. Questa è la vera emergenza nazionale”.