Covid: Draghi, 'vaccini a paesi poveri e' priorita' sanitaria'

politica
AdnKronos
Roma, 23 giu. (Adnkronos) - "Il Consiglio europeo affronterà nuovamente la questione della solidarietà internazionale. Migliorare l’accesso ai vaccini nei Paesi più poveri non è soltanto una questione etica, ma anche una priorità sanitaria. Più a lungo dura la pandemia, più possibilità ci sono che il virus muti in varianti particolarmente contagiose e che possono sfuggire alla copertura del vaccino". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nelle comunicazioni alla Camera in vista del prossimo Consiglio europeo, in agenda domani e venerdì. "Anche sul questo fronte sono stati fatti importanti passi in avanti nel corso degli scorsi due mesi - rimarca il premier - Sono molto soddisfatto del lavoro svolto al Global Health Summit, organizzato dall’Italia insieme alla Commissione europea a Roma il 21 maggio scorso. Il Summit è stato il preludio del Consiglio Europeo straordinario del 24-25 maggio in cui i Paesi dell’UE si sono impegnati a donare almeno 100 milioni di dosi di vaccini entro la fine dell’anno. L’Italia farà la sua parte e donerà 15 milioni di dosi". "Nel Vertice G7 in Cornovaglia e nel successivo Vertice UE-USA è stato ribadito l’impegno comune ad aumentare la produzione dei vaccini anche al fine di una loro distribuzione più equa a livello globale. Come ho dichiarato in altre occasioni, il trasferimento di tecnologie verso Paesi terzi può essere molto utile a questo fine. Tale questione andrà definita nel quadro di un negoziato presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio. La Commissione è pronta a presentare una propria proposta scritta come base per i negoziati. Al Global Health Summit, la Presidente von der Leyen ha presentato l’iniziativa europea per la produzione locale e l’accesso ai vaccini, ai farmaci e alle tecnologie sanitarie nel continente africano. È un’iniziativa che l’Italia appoggia con convinzione. È previsto un miliardo di euro in investimenti a carico del bilancio europeo, da incrementare col supporto degli Stati membri", rimarca Draghi.

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