Avellino, 27 mag. (Labitalia) - "Carla Fracci ha saputo intendere il proprio lavoro come una costante ricerca del bello, dell’equilibrio, dell’armonia. Sapeva parlare ai giovani con un linguaggio ipnotico. Anche ad Avellino e in Irpinia ha incontrato in diverse occasioni gli allievi di accademie e scuole di danza. La nostra città e l’Irpinia tutta registrano da anni un fermento sulla danza di grande rilievo, migliaia di giovani frequentano corsi amatoriali e professionali. Molte accademie di qualità sono nate sul territorio e tanti danzatori partono dal Sud per intraprendere carriere internazionali di prestigio". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia Luca Cipriano, presidente della commissione Cultura del Comune di Avellino, per anni animatore delle attività del teatro comunale Carlo Gesualdo e del conservatorio di musica Domenico Cimarosa ad Avellino."Scompare una stella della danza - commenta - della cultura, dell’eleganza, della sobrietà. Una donna che ha ispirato generazioni di artisti. Una amica della città di Avellino e del sud in generale Carla Fracci ha sempre inteso il suo lavoro come una missione di divulgazione della cultura, dello spettacolo, della danza anche lontano dai grandi palcoscenici, dai grandi centri urbani. Viaggiava nella provincia italiana, incontrava i giovani, si esibiva in teatri più piccoli e meno prestigiosi dei palcoscenici mondiali che l’hanno ospitata per anni. Per Avellino è stato un onore e un privilegio averla al teatro comunale Carlo Gesualdo nel 2107 con uno spettacolo ricco di suggestione e raffinatezza, una lezione che affascinò la città intera". "Carla Fracci - afferma Cipriano - amava il contatto con i giovani, si nutriva della loro energia. E’ stata un’artista che ha instancabilmente promosso la cultura, in particolar modo al Sud, nelle realtà meno collegate con i circuiti nazionali. Il suo impegno artistico è stato un manifesto, uno sprone ad impegnarsi, un monito ad investire in cultura per sostenere sempre al meglio passioni e ambizioni. Avellino le sarà per sempre grata della sua testimonianza e dell’affetto sincero che la regina della danza ha saputo trasmettere a chi ha avuto il privilegio di incontrarla".