Roma, 23 mag. (Adnkronos) - "La strage di Capaci resta la sfida più terribile portata dalla mafia al cuore dello Stato, colpendo il magistrato che era riuscito a scardinare gli ingranaggi di Cosa Nostra e a istruire il maxiprocesso che si concluse con 346 condanne: il più grande colpo mai inferto al potere di Cosa nostra". Lo dichiara in una nota la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini."La figura di Falcone si staglia ancora, ventinove anni dopo, come l’esempio di un giudice coraggioso, lontano anni luce dalla cultura del sospetto, intorno al quale - non va mai dimenticato - fu fatta terra bruciata dai professionisti dell’antimafia e da chi, invece di promuoverlo, gli aveva smantellato il pool antimafia: “Giovanni ha cominciato a morire tanto tempo fa. Questo Paese, questo Stato, la magistratura che forse ha più colpe di ogni altro, cominciarono a farlo morire nel gennaio 1988”, disse Paolo Borsellino, il collega e l’amico che più di tutti ne condivise la battaglia e che subì poco dopo la stessa sorte". "Oggi è doveroso rendere omaggio, insieme alla memoria di Falcone, a tutti i magistrati vittime del terrorismo e delle stragi di mafia i quali, insieme alle vittime lasciate sul campo dalle forze dell'ordine, sono stati il baluardo della democrazia in anni terribili per la nostra Repubblica contribuendo in modo decisivo a difendere la libertà e la democrazia dai tentativi diversi ma convergenti di destabilizzare le istituzioni”.