(Adnkronos) - L’indice Imcei elaborato da Terna – che prende in esame e monitora in maniera diretta i consumi industriali di circa 530 clienti cosiddetti energivori connessi alla rete di trasmissione elettrica nazionale (grandi industrie dei settori ‘cemento, calce e gesso’, ‘siderurgia’, ‘chimica’, ‘meccanica’, ‘mezzi di trasporto’, ‘alimentari’, ‘cartaria’, ‘ceramica e vetraria’, ‘metalli non ferrosi’) – conferma il ritorno sostanziale dei consumi industriali ai livelli pre-covid: l’indice risulta in crescita del 37,7% rispetto a marzo 2020 e dello 0,1% rispetto a marzo 2019. Si rileva, inoltre una variazione congiunturale del +2,3% rispetto al mese precedente. In crescita i settori della siderurgia, alimentare e metalli non ferrosi. In flessione, invece, i comparti di chimica, mezzi di trasporto e cartaria. Sostanzialmente stabili meccanica e materiali da costruzione.Nel periodo delle festività di Pasqua, considerando i giorni da sabato 3 a lunedì 5 aprile, le fonti rinnovabili hanno coperto oltre la metà della domanda di elettricità italiana: Terna ha infatti registrato una percentuale che si è attestata al 51,5% (valore che sale al 55,3% se rapportato alla produzione nazionale complessiva) in crescita sia rispetto al corrispondente periodo del 2020 (50,1%) sia a quello del 2019 (49,6%). In particolare, il giorno di Pasqua (4 aprile) il fabbisogno di energia elettrica del Paese è stato soddisfatto dalle rinnovabili per il 57,1%.