Roma, 30 mar. (Adnkronos) - Gli italiani aderiscono sempre di più all’iniziativa del governo che rimborsa una parte delle spese fatte con moneta elettronica. Ma per ogni pagamento senza contanti vengono pagate delle commissioni alla banca da parte dei negozianti. Ma quanto costano agli esercenti queste commissioni? Abbiamo fatto i calcoli: per un cappuccio e brioches al bar si può arrivare anche a 50 centesimi. E' quanto emerge dall'inchiesta di Altroconsumo sulle commissioni relative ai pagamenti digitali. Lo Stato, rileva l'associazione dei consumatori, incoraggia gli italiani a non usare il contante perché vuole aumentare i pagamenti digitali strumento importante per combattere l’evasione fiscale e ridurre i costi connessi alla gestione del denaro contante. E per incentivare gli italiani a lasciare nel portafoglio l’amato contante ha messo a punto il programma di cashback e la lotteria degli scontrini. Il 'Piano Cashless' prevede anche tetti più bassi all’uso del contante dal primo luglio del 2020, il limite oltre cui non è possibile usare il contante per i pagamenti sceso da 3mila a 2mila euro e arriverà a mille dal 2022. Con il cashback lo Stato rimborsa il 10% di quello che spendiamo con le carte di pagamento (fino a un massimo di 150 euro a semestre) e con la lotteria degli scontrini mette in palio vincite da 100 mila euro per i cittadini e da 20mila euro per i negozianti purché paghino con bancomat o carta. Insomma, i consumatori sono incoraggiati a pagare con la moneta elettronica anche il caffè. Ma è possibile davvero?Purtroppo, osserva Altroconsumo, "sono ancora tanti gli esercenti e i professionisti che non accettano di essere pagati con carta, a dispetto di una normativa del 2014 che li obbligherebbe a farlo. Ma se non sono previste sanzioni verso i trasgressori, è difficile far rispettare le regole. Non solo. Viene troppo spesso disattesa la direttiva, recepita in Italia nel 2018, che impedisce l’applicazione di sovrapprezzi legati ai pagamenti digitali. Il piano cashless non piace altrettanto agli esercenti visto che ogni volta che accettano la nostra carta di pagamento hanno una commissione da pagare alla banca. Una commissione salata soprattutto per i bassi importi e per i piccoli esercenti".