(Adnkronos) - Nabokov inviò la poesia, che contiene allusioni all'"Amleto" di William Shakespeare, all'editore del "New Yorker" nel giugno 1942 solo pochi anni dopo essere arrivato negli Stati Uniti dalla Francia occupata, spiega lo studioso russo Andrei Babikov nell'articolo pubblicato su "Times Literary Supplement". Avvertendo che stava vivendo "le più orribili difficoltà e angoscia nel maneggiare una lingua nuova per [lui]", e che la poesia era alquanto "osé", Nabokov chiese alla rivista newyorchese se potesse pagargli "un onorario adeguato" per quello scritto.Ma il poema dell'autore di "Lolita", il romanzo che sarebbe stato pubblicato 13 anni dopo e che gli avrebbe dato gloria e soldi, fu respinto. Il curatore della sezione di poesie del "New Yorker", Charles Pearce, gli disse che "la maggior parte di noi pensa che molti dei nostri lettori non avrebbero capito la poesia".