Roma, 19 gen. (Adnkronos) - Si erano visti mercoledì e giovedì della scorsa settimana al Quirinale, con l'invito del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a chiarire in fretta la situazione all'interno della maggioranza e l'impegno del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a promuovere in Parlamento il chiarimento necessario dopo le dimissioni delle ministre e del sottosegretario di Italia viva. L'ora del redde rationem è arrivata e a questo punto, probabilmente domani mattina, il premier salirà al Colle per riferire le sue valutazioni dopo la due giorni di maratona parlamentare.Sul tavolo naturalmente i numeri emersi dal voto a Montecitorio e Palazzo Madama, che consegnano al governo una maggioranza, anche se solo alla Camera assoluta, mentre al Senato l'equilibrio risulta precario, con un partito, Italia viva, che si è tirato fuori dalla coalizione, senza essere sostituito da un altro Gruppo. Se quindi da un lato occorre prendere atto che l'esecutivo ha ottenuto la fiducia, dall'altro è altrettanto vero che manca un maggioranza parlamentare basata su un chiaro accordo politico, condizione ritenuta sempre necessaria dal Presidente della Repubblica per dare il via libera ad un governo.