Vibo Valentia, 12 lug. (Adnkronos) - Un ordigno artigianale ad alto potenziale esplosivo di circa sei chilogrammi dotato di innesco con radiocomando è stato scoperto a Piscopio, popolosa frazione di Vibo Valentia, in un casolare non distante dall’abitazione rustica dove nell’ottobre scorso era stato trovato un vero e proprio arsenale di armi nella disponibilità delle ‘ndrine vibonesi. Il blitz, compiuto dai Carabinieri del Nucleo investigativo, coadiuvati dalla Compagnia di Vibo e dallo Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, è stato coordinato dal Sostituto Procuratore Filomena Aliberti sotto la supervisione del Procuratore di Vibo Camillo Falvo. All’esito del controllo e del rinvenimento è stato denunciato per detenzione illegale di ordigno esplosivo artigianale con l’aggravante mafiosa Filippo Di Miceli, 49 anni di Piscopio, già arrestato lo scorso 20 ottobre dopo il ritrovamento delle armi e attualmente detenuto nel carcere di Avellino. Fondamentale l’apporto degli artificieri del Comando Provinciale di Catanzaro che, su disposizione della Procura di Vibo, hanno provveduto a far brillare l’ordigno.